Alberghi Diffusi eco-sostenibili

Alberghi Diffusi

Tutti gli AD hanno una particolare vocazione al tema della sostenibilità. Come esempio di particolare attenzione a questo tema segnalo “Torre della Botonta” che si trova a Castel San Giovanni, nel comune di Castel Ritaldi, in Umbria, un piccolo AD di charme. Ecco come Floriana e Donato lo descrive “le nostre stanze sono a tema tessuti e fibre naturali con le quali abbiamo curato gli allestimenti. Evitiamo totalmente l’utilizzo di fibre sintetiche. La linea cortesia é di una nota azienda del centro italia che produce saponi naturali. All’interno delle stanze sono presenti mobili di recupero e oggetti artigianali artistici locali e non sono presenti oggetti e prodotti realizzati dalle grandi industrie per forniture alberghiere standard. Nelle stanze c’è un libro informativo su tutte le accortezze per uno stile di vita naturale, sano e biologico. Nel bagno consigli per un comportamento etico nell’uso della biancheria per favorire il risparmio energetico nel lavaggio degli asciugamani. E poi: Lampadine a risparmio energetico, nelle stanze e presenza di particolari libri tematici illustrati sul territorio, menu aromaterapico in Stanza con oli essenziali biologici , nel ristorante vengono cucinati i prodotti del nostro orto e c’é la preferenza di uso di materia prima a km zero, nella sala colazioni vasta scelta di infusi biologici certificati e marmellatine di zona produzione locale biologica e altro ancora.

In questo prezioso contesto storico e culturale è nata un’idea, portata avanti da due sorelle umbre, che nel 2010 ha visto il suo finale compimento: unire la storia con l’eco sostenibilità, per accogliere viaggiatori e turisti che si trovano a visitare “il cuore verde d’Italia”. Nasce così l’Albergo Diffuso Torre della Botonta, ubicato proprio all’interno della fortezza albornoziana di Castel San Giovanni (PG). La fortezza risale al 1376 quando il cardinale Albornoz ebbe l’incarico di costruirla, da parte di Federico II e fu a lungo contesa tra le città di Trevi e Spoleto. All’interno delle mura vi è un borgo fortificato, una chiesa romanica, stupende dimore del ‘400 e  i resti di quella che fu la storia del castello.

Sette stanze, ciascuna porta il nome di una fibra naturale (Canapa, Seta, Lino, Juta, Lana e Cotone) e tutte sono situate all’interno degli antichi edifici del borgo, quale la banca, il forno, l’antico comune e la torre di guardia. Filo conduttore di questo bellissimo “racconto diffuso” è proprio l’eco sostenibilità e l’attenzione all’utilizzo di materiali naturali e biologici, elementi di riciclo insieme a mobili sia antichi che moderni, sempre nel pieno rispetto dell’ambiente. Uno dei luoghi più suggestivi dell’Albergo Diffuso è il Rivellino, un’antica grotta di collegamento tra la Torre e il Torrione est, risalente al 1460, dove oggi vengono organizzate cene romantiche “solo per due”, oppure cene a tema. Un lusso davvero unico nel suo genere. Per chi vuole soggiornare nella storia non rimarrà di certo deluso da questo splendido Albergo Diffuso, che presenta ancora in alcune stanze il soggiorno affrescatoantichi camini, grotte di collegamento tra diversi ambienti, il tutto coronato dall’amore per la natura e il rispetto dell’ambiente.


FONTE: VAI ALL’ARTICOLO

Richiedi info

INVIA UNA MAIL